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Casa ereditata - Si possono detrarre le spese di ristrutturazione?

Chi effettua lavori di ristrutturazione può avere diritto alle detrazioni previste dal fisco e dai Bonus per la casa previsti attualmente.

01/02/2022

Chi effettua lavori di ristrutturazione può avere diritto alle detrazioni previste dal fisco e dai Bonus per la casa previsti attualmente. Queste vengono di solito ripartite in quote annuali, ma che cosa succede in caso di decesso del contribuente? Le quote residue si perdono o possono beneficiarne gli eredi?

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la detrazione delle spese di ristrutturazione spetta all’erede o agli eredi (in parti uguali) che conservano la “detenzione materiale e diretta dell’immobile”.

Vediamo di preciso che cosa significa.

Casa ereditata in ristrutturazione, il caso
Un contribuente si è rivolto a FiscoOggi.it, rivista online ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, ponendo il seguente quesito:

“Sono l’unico erede di mia sorella che è deceduta nel mese di ottobre 2020. Per tre anni consecutivi ha usufruito nella dichiarazione dei redditi della detrazione per lavori di ristrutturazione edilizia del suo appartamento. Nell’ultima dichiarazione presentata quest’anno (per l’anno 2020) il Caf non ha più indicato la quota di detrazione. È vero che dall’anno del decesso la detrazione spetta a me? Se è così, come faccio a recuperarla visto che ho già inviato il mio 730 precompilato?”

Detrazioni su immobile ereditato, il periodo di detenzione del bene
L’Agenzia ha risposto che, sulla base della normativa vigente, il beneficio fiscale spetta all’erede che può disporre dell’immobile, anche se non lo utilizza come abitazione principale.

Attenzione però: la detenzione materiale e diretta dell’immobile deve sussistere per ogni anno per cui si vuole usufruire della quota di detrazione, non solamente per quello in cui si è ricevuta l’eredità.

Facciamo un esempio: se l’erede concede l’immobile in locazione, per tutta la durata del contratto non potrà beneficiare delle detrazioni, perché in quel periodo non sarà lui a disporre dell’immobile, bensì l’affittuario.

Ricordiamo che il contribuente che risulta in possesso dell’immobile al 31 dicembre è colui che può usufruire delle detrazioni relative a quell’anno.

Come fare richiesta della detrazione
Se, come nel caso preso in esame, non si inserisce per tempo in dichiarazione dei redditi la richiesta di recupero delle detrazioni, sarà possibile presentare una dichiarazione integrativa e ottenere il rimborso o il credito l’anno successivo.

Oppure si può presentare una dichiarazione integrativa entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

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